Nel corso dell’anno abbiamo confutato molte falsità sulla cannabis. Approfittiamo della fine dell’anno per elencare le 5 più scioccanti che abbiamo incontrato recentemente. Speriamo che ciò possa aprire gli occhi a coloro che ancora collegano la cannabis alla ‘droga del demonio’ o che credono in modo acritico a ciò che viene trasmesso in televisione.
- CANNABIS: FAKE NEWS NEL NUOVO SPOT DEL GOVERNO
La recente pubblicità anti-droga della Rai è stata oggetto di critiche per essere considerata un attacco diretto e non supportato scientificamente verso la cannabis. Lo spot ritrae un giovane che fuma marijuana e viene avvicinato da un bambino che afferma che “poi è un attimo che passi ad altre droghe”.
Numerose evidenze scientifiche dimostrano che questo messaggio è infondato: la cannabis non è considerata una droga di passaggio. - CANNABIS PIÙ DEVASTANTE DELLE ANFETAMINE: NUOVE
BUFALE AL TG5
Un servizio trasmesso dal TG5 ha divulgato informazioni errate sulla cannabis, sostenendo che sia notevolmente più potente e sintetica rispetto a quella degli anni ’60, e che possa generare effetti più dannosi delle metanfetamine.
Tuttavia, queste affermazioni non sono accurate. La cannabis è una sostanza naturale e le concentrazioni di THC di solito non superano il 25-30%. - “LA CANNABIS BRUCIA LE CELLULE CELEBRALI”
L’articolo pubblicato dal quotidiano Libero sostiene che la cannabis bruci le cellule cerebrali, provocando danni permanenti. Questa affermazione, però, non corrisponde alla realtà. Le ricerche scientifiche hanno dimostrato che la cannabis non brucia le cellule cerebrali. Al contrario, alcuni studi hanno indicato possibili effetti positivi della cannabis sul cervello, come il miglioramento della memoria e della concentrazione. - LA CANNABIS UCCIDE LE PERSONE
I critici della legalizzazione della marijuana spesso utilizzano il mito dell’overdose come argomento di opposizione. Tuttavia, dal punto di vista scientifico, è impossibile morire per overdose di marijuana. La dose letale sarebbe 20.000-40.000 volte la quantità contenuta in uno spinello, ovvero circa 20.000 canne in circa quindici minuti, una quantità virtualmente impossibile da consumare in un periodo di tempo ragionevole. - LA LEGALIZZAZIONE DELLA CANNABIS NON COMBATTEREBBE
IL MERCATO DELLE MAFIE
In Italia, il mercato illegale della cannabis vale circa 6,3 miliardi di euro, rappresentando il 39% del totale. Questa sostanza è la più frequentemente sequestrata dalle forze dell’ordine, con il traffico sotto il controllo delle mafie.
La legalizzazione della cannabis potrebbe privare le organizzazioni criminali di una significativa parte di questo mercato.