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🇮🇹Rendere legale la cannabis dovrebbe essere considerato un obiettivo di interesse generale, e non limitato unicamente agli utilizzatori. La legalizzazione consentirebbe infatti di sottrarre il controllo della sua produzione e distribuzione dalle mani di organizzazioni mafiose e criminali, trasferendo questa quota di mercato in uno spazio regolamentato. Attraverso normative ben definite, ciò comporterebbe vantaggi economici e sociali sia per i cittadini che per lo Stato.
🌱Per approfondire la comprensione dell’ampiezza del fenomeno e delle sue ripercussioni, abbiamo letto ciò che il professor Ferdinando Ofria dice, membro del Dipartimento di Economia presso l’Università degli Studi di Messina, il quale ha effettuato numerose ricerche sull’argomento insieme a Piero David, ricercatore presso il Cnr.
💰”Ipotizzando che per la cannabis venga utilizzato un modello fiscale simile a quello delle sigarette, con una tassazione di circa il 75%, abbiamo quantificato un gettito fiscale di 9 miliardi di euro.”
📦Abbiamo stimato che i benefici diretti potrebbero ammontare a un vantaggio di circa 9,8 miliardi di euro. Tra questi, 9 miliardi di euro deriverebbero dal gettito fiscale. A questi, si aggiungerebbero 540 milioni di euro risparmiati grazie alla riduzione delle spese per la magistratura e il sistema carcerario, oltre a 230 milioni di euro risparmiati in termini di gestione dell’ordine pubblico. Questi risparmi emergerebbero nel caso in cui i reati legati alla produzione e vendita di cannabis venissero aboliti, permettendo così allo Stato significative economie.
💸Abbiamo stimato che i benefici diretti potrebbero ammontare a un vantaggio di circa 9,8 miliardi di euro. Tra questi, 9 miliardi di euro deriverebbero dal gettito fiscale. A questi, si aggiungerebbero 540 milioni di euro risparmiati grazie alla riduzione delle spese per la magistratura e il sistema carcerario, oltre a 230 milioni di euro risparmiati in termini di gestione dell’ordine pubblico. Questi risparmi emergerebbero nel caso in cui i reati legati alla produzione e vendita di cannabis venissero aboliti, permettendo così allo Stato significative economie.
🪴I due principali vantaggi indiretti includono l’innalzamento della qualità del prodotto e la lotta contro le organizzazioni mafiose. Diversi studi che hanno esaminato campioni di cannabis confiscati hanno rivelato che la maggior parte di essi era contaminata con sostanze pericolose quali vetro, piombo, alluminio, ferro e altri metalli pesanti.
🍺Durante il periodo del proibizionismo negli Stati Uniti, tra il 1920 e il 1933, la criminalità organizzata trovò un’opportunità d’oro nel contrabbando di alcolici. Questo periodo, caratterizzato dalla proibizione legale della produzione, vendita e consumo di bevande alcoliche, facilitò l’arricchimento dei gruppi criminali che gestivano il traffico illecito di tali sostanze. Tuttavia, una volta che il proibizionismo fu revocato e l’alcol divenne nuovamente legale, il mercato nero e il relativo traffico illecito subirono un netto calo.
💊Inoltre, si contribuirebbe a minimizzare i rischi associati all’uso di sostanze di bassa qualità e contaminate, interrompendo allo stesso tempo la connessione tra consumatori e venditori illeciti. Questi ultimi, nell’attuale contesto, potrebbero indurre gli individui verso l’uso di droghe più pericolose.