Buongiorno Pazienti Miei 💚
Oggi parleremo di un argomento molto interessante, che già da un po’ di tempo sta facendo scalpore, una bella novità nel nostro repertorio, siamo lieti di introdurvi e darvi più spiegazioni in merito all’HHC!
Andiamo nel dettaglio
L'esaidrocannabinolo, o HHC, è un cannabinoide presente in piccole concentrazioni nei semi e nel polline della canapa. Ma l'esaidrocannabinolo che sta facendo notizia in tutto il mondo non proviene da nessuna di queste due fonti. Viene invece prodotto in laboratorio, utilizzando cannabinoidi naturali o estratto di cannabis.
Pertanto, l'HHC viene spesso descritto come cannabinoide semi-sintetico; sebbene non venga prodotto impiegando esclusivamente agenti sintetici (come K2 o Spice), l'HHC è frutto di un certo grado di lavorazione umana e non si trova per natura nelle piante di cannabis.
Nonostante l'HHC abbia destato l'attenzione dei media solo negli ultimi tempi, è in realtà tutt'altro che una scoperta recente. L'HHC venne sintetizzato per la prima volta negli USA nel 1944 da Roger Adams, che creò il composto aggiungendo molecole di idrogeno al delta-9-THC, con un procedimento noto come idrogenazione. Da allora, l'HHC non ha più ricevuto molte attenzioni; almeno fino a che, recentemente, alcuni produttori hanno cominciato a venderlo come alternativa al THC.
Come viene prodotto l'HHC?
Esiste molta disinformazione quanto al modo in cui viene prodotto l'HHC e molti fabbricanti sono molto inquieti all'idea di rivelare i loro metodi di lavorazione per la produzione di questo cannabinoide. Il principio di base che tutti i produttori seguono per creare HHC è comunque la summenzionata idrogenazione.
Il procedimento consiste nel mischiare estratto di cannabis ricco di cannabinoidi ed altri composti con dell'idrogeno, in un contenitore pressurizzato. L'idrogeno spezza allora in maniera naturale il doppio legame carbonio-carbonio dei cannabinoidi, creando un olio ricco e di un colore dorato scuro, chiamato HCO (olio di cannabis idrogenato).
A seconda che l'estratto di cannabis utilizzato all'inizio del procedimento sia decarbossilato oppure no, i produttori di HCO si ritrovano con una sostanza ricca di acido esaidrocannabinolico (HHCA), oppure di HHC. Quest'olio può poi venir ulteriormente raffinato secondo i criteri del fabbricante.
Quanto sono simili HHC e THC?
In termini di struttura chimica, THC e HHC sono molto simili. La sola differenza di rilievo fra i due sta nel fatto che l'HHC possiede atomi di carbonio idrogenati, un legame carbonio supplementare ed un atomo di estere.
Secondo Boston Hemp, un rivenditore del Massachusetts che vende prodotti a base di CBD, delta-8-THC e HHC, queste piccole differenze molecolari rendono l'HHC un composto molto più stabile del THC. Di conseguenza, afferma che i prodotti a base di HHC potrebbero essere meno suscettibili a degradarsi con la luce e il calore, e questo ne prolungherebbe la durabilità.
La somiglianza strutturale che l'HHC ha col THC è probabilmente ciò che consente a questo composto di legarsi sia ai recettori CB1 che ai CB2 (ricordate che cannabinoidi e recettori dei cannabinoidi funzionano in modo simile a chiavi e serrature), e questo potrebbe essere anche il motivo per cui genera effetti simili a quelli del THC.
L'HHC è legale?
Spesso i produttori descrivono l'HHC come un'alternativa legale al THC, visto che lo si può ricavare dal delta-8-THC, che tipicamente si trova ad alte concentrazioni nei fiori di canapa. Rivenditori e produttori di HHC sostengono anche che l'HHC sia legale perché è presente per natura nel polline di cannabis e nei semi di canapa, e che pertanto lo si può considerare un estratto naturale derivato dalla canapa.
Se avete dubbi o domande in merito potete sempre contattare il vostro Dottore, sarò sempre contento di rispondere e parlare con voi 💚
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