Buongiorno Pazienti! 💚
Lo sapete che in Italia 🇮🇹 fumiamo cannabis da almeno 400 ani? La prova che la fumiamo, o che comunque, al di là del metodo di assunzione, veniva già utilizzata a livello ricreativo, arriva da un nuovo studio scientifico da poco pubblicato. La dottoressa Cristina Cattaneo, celebre antropologa forense, ha curato uno studio pubblicato sul Journal of Archeological Science nel quale viene raccontato il ritrovamento di tracce di cannabis in due scheletri risalenti al 1600 d.C.
🦴 I due scheletri appartengono ad un uomo e una donna e le tracce di cannabis sono state ritrovate nelle ossa dagli archeotossicologi dell'Università statale di Milano.
Negli esami sono state trovate anche tracce di oppiacei ma secondo gli studiosi se per i derivati dell'oppio si può ipotizzare un utilizzo medico, per la cannabis invece non c'è traccia nella documentazione con cui venivano annotate le terapie.
🪴 Nell'abstract dello studio viene sottolineato che i cannabinoidi trovati sono anche i più conosciuti, il THC e il CBD, trovati in due campioni ossei sui nove analizzati.
La presenza di questi due alcaloidi testimonia l'uso della pianta di cannabis da parte della popolazione italiana durante il XVII secolo.
😌 I ricercatori hanno ipotizzato che i soggetti indagati abbiano utilizzato cannabis come sostanza ricreativa, poiché non è possibile individuare altre fonti di esposizione, quali automedicazione, somministrazione da parte di altri medici, esposizione professionale o involontaria.
In conclusione, questo studio riporta le prime prove fisiche del consumo di cannabis in età moderna in Italia e in Europa.