🤛🏻L’Ultimate Fighting Championship (@ufc) ha recentemente divulgato i dettagli della sua più recente politica riguardante la cannabis, evidenziando un approccio progressista. Questa decisione si inserisce in un contesto più ampio di revisione delle politiche sulla cannabis e dei divieti nello sport.
🌱L’UFC ha comunicato ufficialmente l’intenzione di eliminare la cannabis dalla lista delle sostanze proibite, in sintonia con una tendenza più ampia nel panorama sportivo e nell’uso della cannabis. Secondo il Chief Business Officer dell’UFC, Hunter Campbell, questa nuova politica contribuirà a innalzare “il livello di salute e sicurezza negli sport da combattimento”.
🪴Hunter Campbell ha sottolineato l’obiettivo prioritario dell’UFC di sviluppare il proprio programma antidoping come il “modello più avanzato, efficace e progressista in tutti gli sport professionistici”. Ha inoltre esaltato con orgoglio i progressi compiuti nell’arco degli ultimi otto anni. Campbell ha dichiarato che l’UFC manterrà inalterato il suo “programma di screening antidroga gestito in modo indipendente”, assicurando che ogni atleta UFC partecipi a competizioni caratterizzate da equità e giustizia.
🌱Questa decisione segue la tendenza di revisione delle politiche sulla cannabis, THC e CBD nel contesto sportivo. Dato l’aspetto fisicamente impegnativo di tali discipline, la riforma della politica sulla cannabis è comunemente interpretata come un passo avanti progressista, consentendo agli atleti di esplorare trattamenti mirati per la cura ottimale degli infortuni e la prevenzione di ulteriori danni al loro corpo.
🌱Secondo un sondaggio condotto nel 2023, il 93% degli atleti partecipanti ha dichiarato che il CBD ha contribuito al loro recupero dopo l’esercizio fisico, mentre l’8% ha espresso lo stesso parere riguardo al THC. I ricercatori hanno osservato che “coloro che utilizzano regolarmente cannabis, CBD o THC e si dedicano all’esercizio fisico ritengono che tali sostanze facilitino il recupero post-attività fisica”.